Torna indietro

Multata e successivamente assolta negli Usa una donna che guidava indossando i Google Glass

27 Novembre 2018

Image

Per chi non conoscesse i Google Glass, parliamo di un dispositivo dall’aspetto identico a normalissimi occhiali da vista, che però consistono in un display ad alta risoluzione con fotocamera, 12 gb di memoria, sistema audio a conduzione ossea e connessioni Bluetooth e WiFi che li rendono in grado di connettersi ad internet e ad altri dispositivi.

Non sono ancora in vendita ma già ne circolano alcuni esemplari, come ad esempio quelli che indossava la protagonista di questa vicenda.

Lo scorso novembre, negli States, la signora Cecilia Abadie era al volante della sua vettura con indosso i Google Glass quando è stata fermata e multata dalla stradale. Gli agenti hanno infatti giudicato gli occhialetti equivalenti ad uno smartphone nonostante lei avesse dichiarato che, anche se accesi, non li stesse utilizzando. Il ricorso dell’automobilista è stato accolto dal giudice e la donna successivamente assolta. La corte americana non ha potuto infatti stabilire se la Abadie stesse utilizzando gli occhiali a realtà aumentata mentre era alla guida. Questa motivazione apre un interessante caso legislativo che verrà sicuramente utilizzato come precedente in future cause analoghe.

La sentenza ha però due facce. Da un lato l’assoluzione, ma dall’altra la motivazione. Non è stata infatti esclusa la possibilità di multare chi facesse uso degli occhialetti alla guida. E’ stata solo sentenziata la non punibilità per chi si limita ad indossarli. Questo sicuramente sarà di grande importanza in futuro, visto che la funzione dei Google Glasses è quella di sovrapporre immagini (relative a velocità, direzione e quelle di un normale navigatore) a quelle che líocchio percepisce al di là del visore.

La domanda rimane: questi occhialetti sono uno strumento utile per chi è alla guida o sono una potenziale fonte di distrazione e di pericolo per se e per gli altri?